Per il Natale 2025, il presepe che verrà allestito nella piazza simbolo della cristianità, Piazza San Pietro, avrà una componente particolarmente prestigiosa: i pastori, in stile classico ’700 napoletano, sono stati realizzati dall’artigiano metese Federico Iaccarino.

Il presepe non è solo una composizione natalizia: rappresenta uno dei simboli culturali e spirituali più forti della tradizione napoletana e della Penisola Sorrentina. Le statuette, realizzate con cura artigianale e fedeltà stilistica, raccontano non solo la Natività, ma tradizioni, mestieri, abiti e atmosfere legate a secoli di storia popolare.

Chi è Federico Iaccarino: l'artigiano pastorale di Meta

L’artista e artigiano Federico Iaccarino è tra i più apprezzati maestri presepisti contemporanei nel panorama della tradizione artistica campana. Nato nella Penisola Sorrentina, risiede a Meta, dove dirige il suo laboratorio di arte presepiale. Lo studio di Iaccarino è descritto come «uno scrigno di emozioni», un luogo dove l’artista si immerge nel più assoluto silenzio per lavorare a figure che fondono materiali, tecniche e sensibilità: dal modellato delle sculture in legno o terracotta, alla colorazione degli occhi in vetro, dalla curata “peliatura” per capelli e animali, fino all’accurata patinatura che dona alle opere un effetto classico e duraturo.

Nel corso degli anni, Iaccarino si è guadagnato una fama internazionale: le sue creazioni sono presenti non solo in Costiera Sorrentina, ma anche a Roma, New York, Madrid, Amburgo e in altre città europee.

Accanto a lui, sua moglie Chiara si occupa della pittura e della finitura delle opere, consolidando una collaborazione che unisce scultura e colore in un unico tratto artistico.

Il presepe di Piazza San Pietro 2025

Il presepe che sarà allestito in Piazza San Pietro, per il Natale 2025 non è frutto del lavoro di un solo artista, ma di una vera e propria comunità di professionisti, tecnici, artigiani e maestranze provenienti dall’Agro-nocerino e dal comprensorio salernitano e sorrentino.

Oltre ai pastori in stile settecentesco realizzati da Federico Iaccarino, la progettazione complessiva dell’allestimento è affidata all’architetto Angelo Santitoro, direttore dell’Ufficio diocesano Beni Culturali ed Edilizia di Culto della Diocesi di Nocera Inferiore‑Sarno.

L’esecuzione pratica del presepe sarà svolta dall’azienda Seri A Pubblicità di Nocera Inferiore, con la collaborazione della falegnameria Avella Concept di Nocera Superiore e dell’impresa Elettroclima di Nocera Inferiore.

La regia tecnica e scenografica è curata dall’architetto e scenografo Silvio Di Monaco, mentre il coordinamento della sicurezza è affidato all’architetto Massimo Imbriaco.

Inoltre, le operazioni logistiche sono state rese possibili grazie al supporto del Consorzio di Bonifica Comprensorio Sarno, che ha messo a disposizione uno dei suoi capannoni per la fase di allestimento, e alla ditta di trasporto Michele Sole srl di San Valentino Torio.

Infine, gli aspetti comunicativi e promozionali del progetto sono coordinati dalla cooperativa Priscus Società Cooperativa di Nocera Inferiore.

Perché è una notizia storica per Meta e per la Penisola Sorrentina

La realizzazione dei pastori destinati al presepe di Piazza San Pietro da parte del maestro Federico Iaccarino rappresenta un momento storico per Meta e per tutta la Penisola Sorrentina. Per la prima volta, l’arte presepiale del territorio, custode di una tradizione secolare radicata nelle famiglie, nelle botteghe e nell’identità culturale locale, approda nel cuore del Cristianesimo, sotto gli occhi di milioni di visitatori provenienti da ogni parte del mondo.

Si tratta di un riconoscimento che va oltre il singolo artista: è un tributo all’eccellenza artigianale della Penisola Sorrentina, che trova finalmente una vetrina internazionale capace di valorizzare la maestria, la sensibilità artistica e la profondità simbolica che da sempre contraddistinguono i presepi del nostro territorio. Il nome di Meta, grazie ai pastori di Iaccarino, diventerà parte integrante del racconto natalizio del Vaticano, sancendo un legame unico tra la tradizione locale e la celebrazione globale del Natale.

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