Un culto mariano quasi sconosciuto

Nel ventaglio delle tradizioni di Sorrento, insieme alle famose Processioni della Settimana Santa, va menzionata un’usanza che si ripete il 14 Agosto di ogni anno.

Si tratta del culto della “Dormitio Mariae, noto più come “la processione della Madonna Morta” ed è organizzata dall’Arciconfraternita di Santa Monica, con sede nella chiesa della SS. Annunziata.

La suddetta Arciconfraternita, ricordiamo, organizza la Processione Bianca nelle prime ore del Venerdì Santo (clicca qui per approfondire).

La sera del 14 Agosto, dunque – tra i vicoli del centro storico – viene portata in processione la bella statua raffigurante la Vergine Dormiente, illuminata da sole candele.

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Statua della Vergine Dormiente, portata in processione

Il tema della Dormitio - Coronatio Virginis

Il tema della Dormizione di Maria (e relativo culto) arriva a noi, in primis, grazie alle sporadiche manifestazioni religiose sopravvissute al Dogma dell’Assunzione (1950).

Tuttavia, è merito soprattutto delle numerose testimonianze artistiche che si sono susseguite nei secoli se conosciamo questo aspetto della religione cristiana.

Gli artisti, infatti, prendendo spunto dai Vangeli Apocrifi, narravano per immagini il ciclo della Dormizione, Assunzione in cielo e Incoronazione della Vergine.

Un esempio mirabile della Dormitio/Coronatio lo ritroviamo negli affreschi di scuola tardogiottesca custoditi nella cappella di Santa Lucia (1385) nel casale Massaquano di Vico Equense.

La Dormitio Mariae a Sorrento

Sfogliando l’opuscolo “Arciconfraternita di S. Monica (1989), scritto da Antonino Cuomo in occasione dei 550 anni dell’Arciconfraternita omonima, scopriamo la storia di questa tradizione locale.

L’interesse verso questo rituale mariano, a Sorrento, compare relativamente tardi: è il 1907 e ci vorranno oltre 40 anni prima della proclamazione del Dogma dell’Assunzione da parte di Papa Pio XII;  

L’allora Arcivescovo di Sorrento, Mons. Giuseppe Giustiniani, autorizzò il culto su proposta del canonico Nicola Mangiardino, padre spirituale dell’Arciconfraternita di S. Monica.

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Così, con decreto proprio datato 13 Agosto 1908, si autorizzò il culto della dormizione concedendo -inoltre – indulgenza plenaria di 100 giorni per chiunque baciasse il piede della Madonna.

La “Dormitio Mariae“, dunque, diventa l’ultima iniziativa religiosa adottata dai confratelli devoti ai culti mariani e custodi della effigie della Madonna Morta.

Il rituale della processione della Madonna Morta andrà avanti per alcuni decenni mantenendo il 13 Agosto come data e coinvolgendo buona parte delle strade di Sorrento.

Nel 1960 la processione fu trasferita al 14 Agosto, vigilia dell’Assunzione.

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Tuttavia, con il progressivo aumento di quella che l’autore definisce “atmosfera di Ferragosto“, la processione subì un mutamento drastico.

Dal 1965, allora, la liturgia si limitò alla sola chiesa dell’Annunziata, trasferendo – in corteo processionale – la statua dal presbiterio alla sagrestia.

Nei giorni della festa, il simulacro restava in esposizione dei fedeli, per poi essere riposta nella sua nicchia realizzata in segno di devozione dal confratello Guglielmo Davide, nel 1945.

La Vergine, raffigurata in sonno “mortale”, è vestita con un fine abito bianco e un velo decorato; due puttini reggono una corona d’oro, realizzata nel 1989 per devozione popolare. 

La processione oggi

Nonostante non goda della stessa notorietà dei cortei della Settimana Santa, la processione oggi riprende in alcuni aspetti il suo carattere originario.

Attualmente, infatti, la Processione della Madonna Morta – il 14 Agosto – è una vera propria “Peregrinatio Mariae”;

La statua, è accompagnata in pellegrinaggio dalla Chiesa dell’Annunziata verso una chiesa di Sorrento.

Percorrendo le stradine circostanti, la statua raggiunge prima l’adiacente ospedale per una benedizione ai degenti per poi proseguire in corteo verso una chiesa vicino per la liturgia.

Terminata la celebrazione, la processione si ritira nella Chiesa dell’Annunziata per la benedizione finale.

Concluso il rito religioso, si passa poi ad un momento di fraternità sul sagrato della chiesa per i presenti.

Leggi qui il Programma 2024 della “Dormitio Mariae”