Una tradizione ottocentesca

Pochi sanno che a Sant’Antonino Abate, patrono di Sorrento, sono dedicati ben due festeggiamenti durante l’anno.

La prima e più famosa ricorrenza cade il 14 Febbraio, festa patronale.

La seconda, invece, è una festa mobile che ricorre ogni prima domenica di Maggio.

Si tratta della festa di Sant’Antonino “dei Giardinieri, una tradizione sorrentina risalente all’Ottocento e che commemora la più antica festa “del patrocinio.

Questa del patrocinio, infatti, si differenzia dalla più comune festa patronale (la cui data, di norma, si riferisce alla morte del Santo o Santa a cui è devota una città) come “elezione” del Santo quale protettore della città da ogni pericolo.

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Sant'Antonino in visita alla Marina di Puolo - Massa Lubrense

Un po' di storia

La festa “dei Giardinieri” s’innesta, dunque, nella tradizione del patrocinio, in un periodo di grande sviluppo commerciale per Sorrento e dintorni.

Nel corso dell’Ottocento, infatti, la Terra delle Sirene conosce la massima diffusione e crescita dell’agrumicultura.

Ovunque vengono esportati gli agrumi di Sorrento. 

Va da sè, quindi, che agricoltori e commercianti, invocassero la protezione di Sant’Antonino sugli agrumeti, i raccolti e su tutti coloro che lavoravano la terra.

Fonti riportano che, contestualmente, nacque un’associazione chiamata “Giardinieri di Sorrento e del Piano“. 

Composto da agricoltori e commercianti, questo comitato si occupava di raccogliere le offerte per i festeggiamenti (denaro o prodotti della terra da rivendere per racimolare fondi), le cosiddette “limosine“. 

I benefattori ricevevano in dono immagini raffiguranti i contadini inginocchiati in preghiera al cospetto di Sant’Antonino adornato di agrumi.

Sempre le fonti, raccontano che la festività della prima domenica di Maggio venne ufficialmente riconosciuta con Regio Decreto da Re Ferdinando II, nel 1846.

Nei giorni immediatamente precedenti la festa “del patrocinio”, si celebravano numerose liturgie nella Basilica di Sant’Antonino.

Nel giorno della festa, una solenne e partecipata processione usciva dalla chiesa, dipanandosi nel centro di Sorrento.

La statua stavolta, a differenza della processione del 14 Febbraio (festa patronale) piuttosto che dai residenti di Marina Piccola, era portata a spalla dai cosiddetti “Giardinieri”.

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Col passare degli anni ed anche con la sopraggiunta di circostanze particolari, la festa della prima domenica di Maggio assume un carattere nuovo.

Oggi infatti, la statua d’argento del Santo il sabato immediatamente prima del giorno di festa “visita” una parrocchia di Sorrento. 

Ogni anno, il simulacro di Sant’Antonino visita una parrocchia diversa della città.

La domenica, dunque – in processione – la statua torna al suo posto nella cripta a lui intitolata, all’interno della omonima  Basilica.