L’antica fontana dello “Schizzariello” a via San Cesareo, caratterizzata da uno zampillo d’acqua molto flebile (ecco spiegato “Schizzariello“), interamente realizzata in marmo, raffigura due creature marine dalle fauci spalancate.
Per secoli questa fontana è stato punto di riferimento e ritrovo dell’area attigua, rinominata Sedil Dominova per la presenza dell’antico seggio nobiliare.
La zona infatti, ancora oggi conserva con affetto il toponimo “Mmiez’ o Schizzariello“.
Grazie a un delicato intervento di restauro, ha ritrovato la sua immagine originaria con la ricollocazione dei pennacchi e dello stemma cittadino, oggi rifatti, osservando fedelmente i dipinti di Theodore Duclère del 1861.
Questi elementi, infatti, mancavano del tutto: i primi già non si vedevano più nelle foto di fine Ottocento e lo stemma venne presumibilmente trafugato intorno al 1960.
Un aneddoto recente racconta che la fontana, in realtà, all’origine era collocata proprio accanto al Sedil Dominova.
Nel secondo dopoguerra fu spostata di un centinaio di metri, pare da un amministratore comunale dell’epoca, per il solo gusto di averla più vicino alla sua abitazione.